Archeologia e Calcolatori, 30, 2019


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Il volume 30 di «Archeologia e Calcolatori» si apre con un inserto speciale, dedicato al trentennale della rivista. Alle introduzioni di F. Djindjian e di P. Moscati, che delineano un quadro dell’informatica archeologica nel suo divenire, seguono gli articoli dei membri del Comitato di Redazione, a testimoniare l’attività di ricerca e di sperimentazione che ha caratterizzato il cammino editoriale della rivista, e il contributo di una giovane laureata dell’Università Bocconi, che ha lavorato a stretto contatto con il team di «Archeologia e Calcolatori». Nella parte centrale sono pubblicati gli articoli proposti annualmente dagli autori. Ne emerge un quadro che rappresenta gli aspetti applicativi più qualificanti dell’informatica archeologica (le banche dati, i GIS, le analisi statistiche, i sistemi multimediali), ma che guarda oggi con sempre maggiore interesse agli strumenti di visualizzazione scientifica e di comunicazione delle conoscenze. Il volume si chiude con gli Atti del XII Workshop ArcheoFOSS (Free, Libre and Open Source Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica), un’iniziativa lodevole, nata nel 2006, cui si è più volte dato spazio nelle pagine della rivista.




Archeologia e Calcolatori, 34.1, 2023


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Il numero 34.1, 2022 della rivista Archeologia e Calcolatori è caratterizzato dalla pubblicazione degli Atti di due Convegni internazionali. Il primo riguarda la sedicesima edizione del Convegno ArcheoFOSS, dal titolo “Open Software, Hardware, Processes, Data and Formats in Archaeological Research”, svoltosi a Roma il 22-23 settembre 2022 presso la sede del Digilab della Sapienza Università di Roma. Gli Atti, curati da Julian Bogdani e Stefano Costa, comprendono 21 articoli che ben testimoniano il successo e la vitalità dell’iniziativa, nata nel 2006, cui si è più volte dato spazio nelle pagine della rivista. La seconda parte del volume, che raccoglie 14 contributi, è stata curata da Carlo Citter e Agostino Sotgia ed è dedicata agli Atti della Sessione speciale “Modelling the Landscape. From Prediction to Postdiction” della settima edizione della Landscape Archaeology Conference (Iași, Romania 10-15 September 2022). Si tratta di un tema dedicato all’uso dei modelli per lo studio dei paesaggi antichi, considerato sia attraverso l’approccio predittivo “tradizionale”, perché in uso dagli anni Novanta, sia attraverso quello postdittivo, che i curatori definiscono più “sperimentale”.




Archeologia e Calcolatori, 31.2, 2020


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Nel volume 31.2 sono pubblicati gli Atti di due Convegni internazionali. Il primo, “Milano internazionale: la fragilità territoriale dei contesti archeologici” (Milano, 13 marzo 2019), promosso dal Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, è a cura di G. Bagnasco Gianni, S. Bortolotto, A. Garzulino e M. Marzullo. Il secondo, “Logic and computing. The underlying basis of digital archaeology”, è una sessione speciale dell’IMEKO TC-4 International Conference on Metrology for Archaeology and Cultural Heritage (MetroArchaeo, Firenze, 4-6 dicembre 2019), a cura di A. Caravale e P. Moscati. Gli Atti raccolgono rispettivamente 9 e 15 contributi, introdotti dai curatori che illustrano scopi e risultati delle ricerche presentate, in cui l’uso delle tecnologie informatiche è determinante per l’analisi, l’interpretazione e la diffusione e valorizzazione dei dati. La prospettiva diacronica della sessione dedicata al calcolo e alla logica nella storia dell’informatica archeologica consente di collegare, attraverso un ponte teorico-metodologico, le prime esperienze di informatizzazione dei dati archeologici con le tendenze più recenti dell’archeologia digitale.




ArcheoFOSS XIV 2020: Open Software, Hardware, Processes, Data and Formats in Archaeological Research


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Proceedings of the 14th edition of ArcheoFOSS, 18 high-level and peer reviewed papers are well distributed between two thematic sections—Application Cases and Development, and Open Data—contributed by more than forty Italian and foreign scholars, researchers and freelance archaeologists working in the field of Cultural Heritage.







Rome and the Colonial City


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According to one narrative, that received almost canonical status a century ago with Francis Haverfield, the orthogonal grid was the most important development of ancient town planning, embodying values of civilization in contrast to barbarism, diffused in particular by hundreds of Roman colonial foundations, and its main legacy to subsequent urban development was the model of the grid city, spread across the New World in new colonial cities. This book explores the shortcomings of that all too colonialist narrative and offers new perspectives. It explores the ideals articulated both by ancient city founders and their modern successors; it looks at new evidence for Roman colonial foundations to reassess their aims; and it looks at the many ways post-Roman urbanism looked back to the Roman model with a constant re-appropriation of the idea of the Roman.




Archeologia e Calcolatori, 35.1, 2024


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Il numero 35.1, 2024 di Archeologia e Calcolatori è un volume ricco e articolato che contiene tre sezioni speciali e un gruppo di 15 contributi dedicati all’applicazione delle più attuali tecnologie informatiche nei diversi settori della ricerca archeologica, in cui si nota una crescente attenzione verso il dato visuale e la modellazione virtuale. La prima sezione, curata da G. Gambacurta e F. Bortolami, è dedicata agli Atti del workshop (Venezia 25 settembre 2023) “Necropoli etrusco-italiche: archeologia digitale e paesaggio funerario”, che offrono un interessante focus sul tema della ricostruzione del paesaggio funerario attraverso le nuove tecnologie, presentando alcuni significativi casi di studio. La seconda sezione è curata da V. Fromageot-Laniepce e A.V. Szabados e tratta di “Images antiques et humanités numériques”, tematica particolarmente fertile negli studi della scuola francese. La sezione, in particolare, riferisce i risultati dei seminari ArcheoNum, organizzati dall’equipe CNRS-ArScAn con l’obiettivo di creare uno spazio di dialogo sulle questioni dell’archeologia e del patrimonio culturale digitali. La terza sezione, curata da A. Caravale. P. Moscati e I. Rossi, chiude il volume, pubblicando i primi risultati del lavoro di alcuni gruppi di ricerca impegnati nel Progetto PNRR H2IOSC, che mira a creare un cluster di Infrastrutture di Ricerca nei settori delle Scienze Umane, delle Tecnologie Linguistiche e dei Beni Culturali.




Archeologia e Calcolatori, 32.1, 2021


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Il volume 32.1 è suddiviso in due parti. La prima comprende gli articoli proposti annualmente alla rivista da studiosi italiani e stranieri che illustrano ricerche archeologiche interdisciplinari in cui l’uso delle tecnologie informatiche risulta determinante per l’acquisizione, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati. Tecniche di analisi statistica, banche dati, GIS e analisi spaziali, tecniche di rilievo tridimensionale e ricostruzioni virtuali, sistemi multimediali, contribuiscono a documentare le testimonianze del passato e a diffondere i risultati della ricerca scientifica. La seconda parte del volume contiene un inserto speciale curato da Angela Bellia e dedicato a una tematica innovativa, l’archeomusicologia, un campo di ricerca multidisciplinare che adotta i metodi dell’archeologia per lo studio della musica e della vita musicale nel mondo antico. Gli articoli s’incentrano sul ruolo delle tecnologie digitali basate sulla modellazione 3D e sulla simulazione del suono per ampliare le conoscenze sugli strumenti musicali dell’antichità e sul prezioso, ma estremamente labile, patrimonio sonoro. Chiude il volume la sezione dedicata alle Note e recensioni.




Beyond Digital Representation


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This book collects contributions which showcase the impact of new augmented reality (AR) and artificial intelligence (AI) technologies considered jointly in the fields of cultural heritage and innovative design. AR is an alternative path of analysis and communication if applied to several fields of research, in particular if related to space and artifacts in it. This happens because the neural network development strengthens the relationship between augmented reality and artificial intelligence, creating processes close to human thought in shorter times. In the last years, the AR/AI expansion and the future scenarios have raised a deep trans-disciplinary speculation. The disciplines of representation (drawing, surveying, visual communication), as a convergence place of multidisciplinary theoretical and applicative studies related to architecture, city, environment, tangible and intangible cultural heritage, are called to contribute to the international debate. The book chapters deal with augmented reality and artificial intelligence, analyzing their connections as research tools for knowing the environment. In particular, the topics focus on the intersection between real and virtual world and on the heuristic role of drawing in the enhancement and management of cultural heritage, in planning and monitoring the architecture, the environment, or the infrastructures. Scientists involved in AR and AI research applied separately or together in the field of cultural heritage, architectural design, urban planning, and infrastructures analysis, as well as members of public and private organizations make up interdisciplinary groups that fuel the discussion focusing on the priorities and aims of the research related to the disciplines of representation.




Big Data and Archaeology


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The advent of Big Data is a recent and debated issue in Digital Archaeology. Papers consider the historiographic context and current developments, as well as comprehensive examples of a multidisciplinary and integrative approach to the recording, management and exploitation of excavation data and documents produced over a long period of research.