Tutte le parole che non ho detto


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A voler sintetizzare in breve il presente libro, già da subito c’è da dire che tre sono i termini di lettura su cui incentrare la nostra attenzione: Fede, Speranza, Amore. Mentre, per dar seguito al percorso narrativo, è bene seguire la freccia direzionale di un percorso umano che da subito porta dalla morte alla Vita. Ed è questo il traguardo verso cui ci proietta Antonella De Luca che ora ci propone una narrativa vispa, ammiccante, trascinante. È un percorso di umana sofferenza, una corsa contro il tempo per uscire da un baratro scuro e profondo e correre verso la luce, verso la Vita. Una corsa ad ostacoli sempre più alti, sempre più difficili da superare, per giungere all’abbraccio finale con la Vita.










Il primo amore non si scorda mai


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One never forgets his/her first love. A celebration of the pure, breathtaking, adolescent feeling of first love.




La formula del buonumore


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«L’autore è riuscito a cucire un testo agile che osa porre al centro dell’attenzione del pubblico del secondo decennio del XXI secolo questo oggetto sconosciuto, l’affabilità. Personalmente ritengo il presente volume un testo rivoluzionario, non perché scopra qualcosa di nuovo, ma in quanto riscopre qualcosa di antico e di sempre vivo e valido, caratteristica, questa della ri-scoperta, propria di ogni rivoluzione che si rispetti»Dall'Invito alla lettura di Andrea MondaL’eleganza, la buona educazione e il sorriso sono, anche oggi, il miglior punto di partenza per tessere una rete di relazioni autentiche e profonde. In questo percorso Carlo De Marchi si appoggia a una ricca galleria di aneddoti letterari e all’esempio di alcuni «campioni» della gioia, come Tommaso Moro, il card. Newman e Josemaría Escrivá.







Domenico Bollani, Bishop of Brescia


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The first modern study of the great reforming Bishop of Brescia (1513-1579). It contains besides a complete biography, important chapters i.a. about the Council of Trent in which Bollani participated, and the application of the Tridentine Decrees in Brescia. Eight appendices (the last one a bibliography of archival and printed sources).




The Correspondence of Reginald Pole


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Reginald Pole (1500-1558), cardinal and archbishop of Canterbury, was at the centre of reform controversies in the mid 16th century - antagonist of Henry VIII, a leader of the reform group in the Roman Church, and nearly elected pope (Julius III was elected in his stead). His voluminous correspondence - more than 2500 items, including letters to him - forms a major source for historians not only of England, but of Catholic Europe and the early Reformation as a whole. In addition to the insight they provide on political history, both secular and ecclesiastical, and on the spiritual motives of reform, they also constitute a great resource for our understanding of humanist learning and cultural patronage in the Renaissance. Hitherto there has been no comprehensive, let alone modern or accurate listing and analysis of this correspondence, in large part due to the complexity of the manuscript traditions and the difficulties of legibility. The present work makes this vast body of material accessible to the researcher, summarising each letter (and printing key texts usually in critical editions), together with necessary identification and comment. The first three volumes in this set will contain the correspondence; the fourth and fifth will provide a biographical companion to all persons mentioned, and will together constitute a major research tool in their own right. This first volume covers the crucial turning point in Pole’s career: his protracted break with Henry and the substitution of papal service for royal. One major dimension of this rupture was a profound religious conversion which took Pole to the brink of one of the defining moments of the Italian Reformation, the writing of the ’Beneficio di Christo’.