Book Description
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Author : Gaetana Marrone
Publisher : Taylor & Francis
Page : 2258 pages
File Size : 20,6 MB
Release : 2007
Category : Italian literature
ISBN : 1579583903
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Page : 712 pages
File Size : 35,78 MB
Release : 1968
Category : Union catalogs
ISBN :
Author : Gaetana Marrone
Publisher : Routledge
Page : 2258 pages
File Size : 20,51 MB
Release : 2006-12-26
Category : Literary Criticism
ISBN : 1135455295
The Encyclopedia of Italian Literary Studies is a two-volume reference book containing some 600 entries on all aspects of Italian literary culture. It includes analytical essays on authors and works, from the most important figures of Italian literature to little known authors and works that are influential to the field. The Encyclopedia is distinguished by substantial articles on critics, themes, genres, schools, historical surveys, and other topics related to the overall subject of Italian literary studies. The Encyclopedia also includes writers and subjects of contemporary interest, such as those relating to journalism, film, media, children's literature, food and vernacular literatures. Entries consist of an essay on the topic and a bibliographic portion listing works for further reading, and, in the case of entries on individuals, a brief biographical paragraph and list of works by the person. It will be useful to people without specialized knowledge of Italian literature as well as to scholars.
Author : Frank Rosengarten
Publisher : Lexington Books
Page : 286 pages
File Size : 11,33 MB
Release : 2012
Category : Literary Criticism
ISBN : 1611475058
This book traces the life of Giacomo Leopardi by examining four different yet interrelated aspects: his social origins and class in relation to his evolving conception of nobility; the mixture of idealism and misogynism in his attitude toward women and in his conception of love; his poems and prose on the theme of Italian independence; and his philosophical materialism as expressed in his poetry, intellectual diary, and essays. Frank Rosengarten pays particular attention to the ways in which the thought of Arthur Schopenhauer and Friedrich Nietzsche illuminates Leopardi's world view. He also devotes a section of the book to the different personal, moral, and philological components of Leopardi's humanism. Throughout, he maintains a sharp focus on the connections between Leopardi's life and the historical period in which he lived. The major themes and human concerns expressed in Leopardi's writings relate to his life experiences and to the historical period in which he lived. Of central interest are nobility and love, since Leopardi's perception of these two themes evolved and changed as he acquired a more general and universal conception of life. This fascinating combination of classical and modern perspectives on life and literature is highlighted throughout the book.
Author : Tracy Chevalier
Publisher : Routledge
Page : 1032 pages
File Size : 29,36 MB
Release : 2012-10-12
Category : Reference
ISBN : 1135314101
This groundbreaking new source of international scope defines the essay as nonfictional prose texts of between one and 50 pages in length. The more than 500 entries by 275 contributors include entries on nationalities, various categories of essays such as generic (such as sermons, aphorisms), individual major works, notable writers, and periodicals that created a market for essays, and particularly famous or significant essays. The preface details the historical development of the essay, and the alphabetically arranged entries usually include biographical sketch, nationality, era, selected writings list, additional readings, and anthologies
Author : Antonio Ranieri
Publisher : eBook Free
Page : 461 pages
File Size : 20,4 MB
Release : 2014-10-25
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ISBN :
Al lettore L'autore dichiara che, come non ha inteso di ritrarre in questo libro i costumi della Nunziata in particolare, ma, tolta quindi l'occasione, quelli di tutta la città di Napoli in generale, così non ha inteso né anche di ritrarvi nessun uomo in atto, ma molte nature d'uomini in idea. E però, di chiunque fosse, cui paresse di raffigurarsi in qualcuno dei ritratti che quivi s'incontrano, egli direbbe, a uso di Fedro: Stulte nudabit animi conscientiam. Notizia intorno alla Ginevra Non si appartiene a me di giudicare questo libro. Il supremo giudice dei libri, è il tempo. Un libro può essere tre cose: una cosa nulla, una cosa rea, una cosa buona. Il tempo risponde con un immediato silenzio alla prima; con un meno immediato alla seconda; con una più o meno continua riproduzione alla terza. E il suo giudizio è inappellabile. Nondimeno, poiché fu sì fitto e sì lungo il silenzio in cui ci profondarono i nostri confederati tiranni, da potersi veramente affermare, che solamente pochissimi, non modo aliorum, sed etiam nostri, superstites sumus, parmi indispensabile che il nuovo lettore non ignori la storia del libro ch'ora viene innanzi. Fra il 1830 e il 1831, esule ancora imberbe, capitai in Londra, o, più tosto, mi capitò in Londra alle mani un aureo lavoro d'un altro esule, assai più riguardevole e provetto di me, il conte Giovanni Arrivabene: nel quale egli mostrava partitamente tutto quanto quella gran nazione ha trovato, in fatto di pubblica beneficienza, per lenire, se non guarire del tutto, quelle grandi piaghe che le sue medesime instituzioni le hanno aperte nel fianco. Alcuna volta, il cortesissimo autore, più di frequente, il suo giudizioso volume, mi fu guida e scorta nelle mie corse per quegli ospizi. Ed allettato da sì generosa mente a sì generosi studi, li perseverai per quasi tutta Europa, e preparai e dischiusi l'animo a quei grandi dolori, ed a quelle più grandi consolazioni, che l'uomo attinge, respettivamente, dallo spettacolo dei mali dei suoi fratelli più poveri, e da quello delle nobilissime fatiche e dei quasi divini sforzi di coloro che si consacrano a medicarli. Surse finalmente per me il grande νόςτιμον ᾖμαρ, il gran dì del ritorno. Mia madre (quel solo tesoro d'inesausta gioia e d'implacato dolore, secondo che il Fato lo concede o lo ritoglie al mortale) non era più. Essa aveva indarno chiamato a nome il figliolo nell'ora suprema, che l'era battuta ancora in fiore. E quel bisogno di effondersi e di amare, che, secondo l'antica sapienza, dove non ascenda o discenda, si sparge ai lati e si versa su i fratelli, mi rimenò ai più poveri di essi, negli ospizi... negli ospizi di Napoli, che s'informavano inemendabilmente dal prete e dal Borbone. Io vidi, e studiai, l'ospizio dei Trovatelli, che quivi si domanda, della Nunziata: e scrissi le carte che seguiranno. E ch'io dicessi la verità, lo mostrarono le prigioni ove fui tratto, e dove, a quei tempi, la verità s'espiava. Ve n'era, nel libro, per la Polizia e per l'Interno: benché assai meno di quel che all'una ed all'altro non fosse dovuto. Francesco Saverio Delcarretto e Niccolò Santangelo, ministri, l'uno dell'una, l'altro dell'altro, vanitosi amendue, e nemicissimi fra loro (né dirò più di due morti), si presero amendue di bella gara; prima di opprimermi; poi, di rappresentare, l'uno, più furbo, lo scagionato, quasi morso solo l'altro; l'altro, più corrivo, l'inesorabile, quasi morso lui solo: e, dopo aver domandato, prima, amendue di conserto, isole ed esilii; poi, il più furbo, una pena rosata, il più corrivo, il manicomio; Ferdinando secondo, furbissimo fra i tre, mi mandò, dove solo non potevo più nuocere, a casa. Ma le furie governative furono niente a quelle dei preti; dei quali, ritorcendo un motto famoso, si può affermare francamente, che, ovunque sia un'ignobile causa a sostenere, quivi sei certissimo di doverteli trovare fra i piedi. Un Angelo Antonio Scotti, nel suo cupo fondo, ateo dei più schifosi, e, palesemente, autore d'un catechismo governativo, onde Gladstone trasse l'invidioso vero, che il governo borbonico era la negazione di Dio, s'industriava, dalla cattedra e dal pergamo, di fare, del sognato dritto divino dei principi, una nuova e odierna maniera di antropomorfismo. Questo prete cortese, ch'era come il Gran Lama di tutta l'innumerabile gesuiteria EXTRA MUROS, per mostrarsi di parte, corse, co' suoi molti neòfiti, tutte le librerie della città, bruciando il libro ovunque ne trovava copie. Poi, in un suo conventicolo dai Banchi Nuovi, sentenziò solennemente, ch'era bene di bruciare il libro, ma che, assai migliore e più meritorio, sarebbe stato di bruciare l'autore a dirittura. Ed, in attendendo di potermi applicare i nuovi sperati roghi di carbon fossile (ch'è la più viva aspirazione di questa genia), mi denunziò nella Rivista gesuitica la Scienza e la Fede (nobile madre della Civiltà Cattolica) come riunitore d'Italia e, di conseguenza, bestemmiatore di Dio; appunto in proposito di un libro, nel quale, per mezzo della purificazione della creatura, io m'era più ferventemente studiato di sollevare tutti i miei pensieri al Creatore! Ma, qualunque fosse stata l'imperfezione mia e del mio libricciuolo, la Gran Fonte di ogni bene non lasciò senza premio la nobiltà o l'innocenza dell'intenzione. L'onnipotenza dell'opinione pubblica, ch'è la più bella e più immediata derivazione dell'onnipotenza divina, dileguò vittoriosamente tutti que' tetri ed infernali fantasmi. E fatto che fu il sereno intorno, seguì quel miracolo consueto, contra il quale si rompe ogni di qualunque più duro scetticismo. Che, come Dio sa servirsi insino delle stesse perverse passioni degli uomini, e, in somma, insino del male, per asseguire il bene; così, prima, l'amministrazione accagionata, per iscagionar se e rovesciare sopra me il carico di mentitore, poi, le susseguenti, per mostrare se ottime e le precedenti pessime, vennero, di mano in mano, alleggerendo quelle ineffabili miserie. In tanto che, scorsi molti anni, quibus invenes ad senectutem, senes prope ad ipsos exactae aetatis terminos, PER SILENTIUM, venimus; un dì (correva, credo, il cinquantotto) camminando penseroso per la via della Nunziata, ed avendo la mente rivolta assai lontano dalle care ombre della mia giovinezza (fra le quali la Ginevra fu la carissima); un bravo architetto, il cavalier Fazzini, mi chiamò, per nome, dal vestibolo dell'ospizio, ch'era tutto in restauro. E mostrandomi un esemplare del libro, ch'aveva alle mani (e che, a un tratto, mi sembrò come una cara larva che tornasse a salutarmi di là donde mai non si torna!), m'invitò di venir dentro, e di riscontrare se tutto era stato attuato secondo l'intendimento del volume perseguitato! Distrutta la prima nitida e correttissima edizione, la cupidità ne partorì una seconda, che il pericolo rendette grossolana e scorretta, e che il desiderio e la persecuzione consumarono di corto. Ora compie il ventunesim'anno che qualche esemplare strappato n'è pagato una cosa matta. E l'ottenere quello sopra il quale è seguita questa terza edizione, è stato un miracolo dell'amicizia. Torino a dì 1 gennario MDCCCLXII. Antonio Ranieri
Author : Columbia University. Libraries
Publisher :
Page : 78 pages
File Size : 45,15 MB
Release : 1897
Category : Drama
ISBN :
Author : Carnegie Library of Pittsburgh
Publisher :
Page : 1004 pages
File Size : 46,18 MB
Release : 1908
Category : Classified catalogs (Dewey decimal)
ISBN :
Author :
Publisher :
Page : 200 pages
File Size : 19,8 MB
Release : 1919
Category : Classical literature
ISBN :
Author : Carnegie Library of Pittsburgh
Publisher :
Page : 476 pages
File Size : 31,11 MB
Release : 1908
Category : Catalogs, Classified (Dewey decimal)
ISBN :