Manuale di diritto di INTERNET


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L’opera, che vede la collaborazione di diversi studiosi e professionisti specializzati nel settore, approfondisce la complessa tematica del rapporto fra diritto e nuove tecnologie, privilegiando un approccio di carattere operativo anche se non viene risparmiato spazio ad importanti riferimenti di carattere dottrinario. Grande rilevanza assume la giurisprudenza, spesso decisiva per risolvere le particolari questioni giuridiche sorte con l’avvento della tecnologia. Il libro si suddivide in 4 macroaree: civile, penale, amministrativa e tecnologie emergenti, proprio per evidenziare l’evoluzione che negli ultimi tempi ha contraddistinto la materia, da intendere ormai come comprensiva sia dell’informatica del diritto, che del diritto dell’informatica e dove ormai lo stesso riferimento alla sola informatica appare limitato. Proprio per questo motivo si è ritenuto di affrontare le principali ed emergenti tematiche dell’informatica giuridica: la contrattualistica, la protezione dei dati personali, i reati, la cybersecurity, la digitalizzazione della PA, l’IA, l’IoT, la blockchain, i big data.




Cento e una voce di informatica giuridica


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Circa dieci anni fa fu pubblicato il volume ‘Cento e una voce di teoria del diritto’. Il libro, edito per i tipi di Giappichelli, possedeva una chiarissima ed esplicita vocazione didattica, intendendo rappresentare un agile strumento di consultazione a disposizione degli studenti, e in particolar modo delle matricole, che permettesse loro di acquisire una iniziale e fondamentale consapevolezza della specificità del lessico giuridico. A quella prima opera, dal carattere lato sensu enciclopedico, seguì nel 2013 ‘Cento e una voce di filosofia dal diritto’, curata sempre insieme a Francesco D’Agostino e pubblicata dalla medesima casa editrice. Il volume non intendeva fornire al lettore una esaustiva trattazione di cento e una voce di rilevanza giusfilosofica, quanto, piuttosto, aiutarlo a percepire il nesso (logico e dialettico) che legava ciascuno dei lemmi prospettati alla ‘verità’ del diritto e alla giustificazione dell’obbligatorietà normativa. Con la pubblicazione di questo secondo libro si attuò, quindi, un leggero ma significativo slittamento di prospettiva: se, infatti, ‘Cento e una voce di teoria del diritto’ era stato esplicitamente pensato per gli studenti del primo anno del corso di Laurea in Giurisprudenza, tanto da considerarli come ‘i primi e i veri giudici delle sue qualità, delle sue carenze e della sua utilità’; il secondo testo, invece, si rivolgeva a lettori già avvertiti delle diverse questioni, supponendo anzi che essi avessero conseguito un’adeguata e preliminare comprensione dei temi trattati, rimarcando, ‘gidianamente’, come al suo interno non si potesse entrare se non ‘vestiti’ di una precedente formazione giuridica. Come il lettore avrà già intuito, ‘Cento e una voce di informatica giuridica’ si pone in linea di continuità con le opere che l’hanno preceduto, realizzando, tuttavia, un ulteriore cambiamento, dettato essenzialmente dall’interazione tra due diversi ordini di motivi. Il primo motivo – di tipo empirico-fattuale – è che l’informatica giuridica molto raramente viene studiata dalle matricole. Si tratta di una materia, ormai presente all’interno di quasi tutti i Corsi di Laurea in Giurisprudenza, che, proprio in ragione delle sue innumerevoli connessioni e implicazioni con altre branche del diritto, viene quasi sempre affrontata in anni successivi rispetto al primo. Il secondo motivo, invece, è rappresentato dal fatto che l’informatica giuridica è una materia del tutto peculiare e fortemente interdisciplinare. E se nel corso del XX secolo poteva essere considerata come una sorta di terra di frontiera, riservata ad appassionati pionieri, oggi, di contro, essa rappresenta a tutti gli effetti una parte imprescindibile del bagaglio teorico di cui devono essere dotati tutti i giuristi (a prescindere dai loro diversi interessi specifici), in quanto disciplina che si situa al crocevia di molte e sempre più sofisticate questioni teoretiche. Nell’epoca in cui stiamo vivendo l’innovazione tecnologica ha, infatti, raggiunto un elevatissimo livello di raffinatezza, di pervasività e di rapidità. Basti pensare che, nel breve volgere di soli tre decenni, il prototipo sperimentale di internet ha assunto la forma del ben più diffuso e facile da usare World Wide Web, per poi trasformarsi di nuovo, dapprima, nel web 2.0, poi nell’internet of things e, di recente, nel metaverso. Siamo così passati dai primi forum alle chat, ai blog, ai social network; abbiamo assistito alla genesi dei bitcoin – famosa ma non unica applicazione delle tecnologie a registro distribuito –, dei big data e della realtà aumentata. Abbiamo considerato, con crescente preoccupazione, la diffusione di nuove e pericolose forme di criminalità. In sintesi, nel corso degli ultimi trent’anni abbiamo potuto apprezzare il prodigioso dilagare di molte e sempre più complesse tecnologie informazionali, che, inesorabilmente, hanno conquistato un ruolo di primissimo piano nella vita di ogni cittadino, rivoluzionandone in maniera a dir poco radicale le interazioni sociali. Non esiste ormai ambito della vita, e dunque del diritto, che non risulti interessato dalle innovazioni informatiche: dalla medicina alla politica, dalla cultura all’economia. Detto in altre parole, tutto ciò che riguarda l’uomo del XXI secolo possiede una dimensione digitale, che ne amplifica potenzialità e difetti, prospettando benefici così come rischi. Lo studio dell’informatica giuridica implica, quindi, che vengano affrontati problemi nei quali si intrecciano, spesso in modo inestricabile, linee di ricerca la cui origine è quantomeno eterogenea. Solo per fare alcuni esempi: non è possibile ragionare di big data senza considerarne gli aspetti legali, politici e sociali; non possiamo criticare i social network ignorando completamente le ricerche di psicologia ad essi dedicate, le problematiche criminologiche che essi sollevano o l’architettura informazionale ad essi sottesa; e, ancora, se vogliamo analizzare la sovranità digitale dobbiamo maneggiare con attenzione un nutrito numero di concetti politici, filosofici e giuridici. Per questo motivo ‘Cento e una voce di informatica giuridica’ è un testo strutturalmente polifonico, basato su una marcata e proficua interdisciplinarità. L’intento del volume è quello di guidare il lettore nella comprensione dei principali nodi tematici della materia, presentando ciascuno di essi in maniera sintetica e scientificamente congrua. Al tempo stesso il libro intende contribuire al dibattito scientifico, provando a fare chiarezza su una serie di questioni mai troppo affrontate ed approfondite – non a caso, i cento e uno argomenti che lo compongono presentano come primo e fondamentale problema quello definitorio.







Introduzione al diritto svizzero dell'informatica e di Internet


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L'opera tratta, in maniera accessibile anche per il non giurista, una serie di tematiche collegate alla Società dell'informazione e all'uso dell'informatica e di Internet in Svizzera. Tra le normative prese in esame figurano il diritto d'autore, le norme a tutela della personalità, della privacy e dei dati personali, la legge contro la concorrenza sleale, il diritto del lavoro, il diritto dei marchi e degli altri segni distintivi, il diritto internazionale privato e il diritto fiscale. Al punto di vista dell'azienda si aggiunge quello dell'utilizzatore privato di Internet, sia nell'ambito personale, sia in quello professionale. La maggior parte dei capitoli è suddivisa in due parti: nella prima il lettore viene introdotto in termini astratti ad uno specifico ambito giuridico (ad esempio, il diritto d'autore), mentre nella seconda vengono affrontate ed approfondite specifiche tematiche, per lo più d'interesse generale, riguardanti la Società dell'informazione e le nuove tecnologie telematiche (ad esempio, lo scaricamento di video e di musica attraverso Internet nell'ambito del diritto d'autore oppure il trattamento dei dati personali e la pubblicità su misura nell'ambito dei social networks, oppure ancora l'abuso di Internet e la sorveglianza elettronica del dipendente nell'ambito del diritto del lavoro). L'intento è di introdurre il lettore alle norme vigenti negli ambiti suddetti, in maniera rigorosa ed accurata, sensibilizzandolo sui principali rischi connessi con l'uso delle nuove tecnologie telematiche. L'opera include numerosi rinvii a risorse esterne a valere quali spunti di riflessione e di approfondimento. In relazione ai vari capitoli, il lettore troverà modelli di regolamenti, di direttive e di clausole contrattuali, casistiche pratiche, nonché riassunti ed estratti di decisioni giudiziarie.




Italian Populism and Constitutional Law


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This edited volume explores the relationship between constitutionalism and populism in the Italian context. Italian populism is of interest to comparative lawyers for many reasons. Firstly, the country has a long-lasting tradition of anti-parliamentarism over the course of its history as a unitary state. After the 2018 general election, it has turned into the first European country in which two self-styled populist parties formed a coalition government. Although it collapsed in August 2019, many issues that it had raised remain. Secondly, as Italy is a founding member of the European Communities, the constitutional implications of populist politics have to be considered not only within the national framework but also in a wider context. This book argues that the relationship between populism and constitutionalism should not be seen in terms of mutual exclusion and perfect opposition. Indeed, populism frequently relies on concepts and categories belonging to the language of constitutionalism (majority, democracy, people), offering a kind of constitutional counter-narrative.




L'informatica giuridica e le tecnologie dell'informazione


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L’informatica giuridica studia gli aspetti giuridici della rivoluzione tecnologica, economica e sociale prodotta dall’informatica, l’elaborazione automatica delle informazioni. Il volume approfondisce i temi dell’informatica giuridica, esaminando le diverse connessioni tra le tecnologie informatiche e il diritto: introduce le tecnologie dell’informatica, soffermandosi sui loro fondamenti concettuali e culturali, e indica come tali tecnologie possano essere impiegate nelle attività giuridiche e come il loro uso possa essere regolato dal diritto. La rapida evoluzione delle tecnologie informatiche e della loro disciplina giuridica ha reso necessaria la preparazione di una nuova edizione a pochi anni dalla precedente. In particolare gli sviluppi dell’intelligenza artificiale hanno richiesto l’inserimento di nuovi capitoli dedicati al concetto, alle tecnologie, alla disciplina e alle applicazioni giuridiche dell’intelligenza artificiale.




Il diritto nella società digitale


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1420.204




Beyond Territoriality


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This book traces the evolution of transnational legal authority in the course of globalization. Representative case studies buttress its conclusion that today transnational authority is multifaceted, a phenomenon that renders unreliable the concepts of territoriality/extraterritoriality as global governance markers.







Informatica giuridica


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