Il Leone di Damasco


Book Description

Proseguono le avventure di Capitan Tempesta, la bella e intrepida veneziana, acerrima nemica dei Turchi.




Il leone di Damasco


Book Description




Il Sotteraneo della Morte


Book Description

La vicenda si svolge in Cina dal giugno 1900, periodo in cui è in atto la Rivolta dei boxer. 1. Le rovine di Khang-hi. Il mandarino Ping-Ciao e il manciù Sum, ufficiale della guardia imperiale, si recano alle rovine di Khang-hi, dove si svolgerà una riunione del Giglio azzurro, società segreta che appoggia il movimento dei boxer, che vogliono distruggere gli occidentali e scacciare dalla Cina cristiani ed europei. Ping-Ciao odia in particolare un prete, il missionario padre Giorgio, che accusa di avere convertito al cattolicesimo suo figlio Wang. 2. Il capo del Giglio azzurro. Alla riunione assiste anche il quindicenne Sheng, guardiano delle rovine. Egli però è anche al servizio del diciottenne Enrico Muscardo, figlio dell'imprenditore ed ex bersagliere Roberto, fratello di padre Giorgio, in Cina per affari al seguito del missionario. Sheng corre ad avvertire Enrico che un imminente pericolo minaccia lui e la sua famiglia. 3. Il missionario. Sheng ed Enrico giungono a Ming, piccolo villaggio roccaforte del cattolicesimo, ed avvertono del pericolo anche padre Giorgio. Roberto è fuori dal villaggio: si è recato a radunare alcuni operai. 4. La strage. Un numeroso gruppo di boxer, composto da cinesi feroci ma malvestiti e male armati, comandato da Ping-Ciao, che vuole catturare vivo padre Giorgio per torturarlo, fa irruzione nel villaggio, uccide molti abitanti e mette a fuoco le case. Padre Giorgio, Enrico, Sheng e pochi cinesi riescono a resistere barricati finché odono il ritorno di Roberto. 5. Il mandarino prigioniero. Roberto torna con alcuni operai italiani e un gruppo di cinesi: sono ben armati e riescono a mettere in fuga i boxer. Catturano casualmente Ping-Ciao, che prima di essere riconosciuto finge di essere a sua volta vittima dei boxer. Padre Giorgio, però, in nome degli insegnamenti del cristianesimo, decide di perdonarlo e lasciarlo libero. 6. L'agguato. Gli scampati alla strage fuggono dal villaggio per raggiungere il Canale Imperiale, sul quale intendono fuggire a bordo di alcune giunche. I boxer tendono loro un agguato, ma Roberto, forte della sua esperienza di bersagliere, organizza brillantemente la resistenza e giungono infine ad un fiume. 7. Il traditore. Prima che riescano a salire sulle barche sono ancora assaliti dai boxer, che uccidono tutti i cinesi del gruppo. Con gli occidentali resta il solo Sheng, a bordo di una sola barca. Fanno una sosta presso una casa abbandonata per procurarsi cibo (qui liberano un pazzo tenuto in una gabbia secondo l'uso cinese), poi si fermano per la notte sull'isolotto di un pescatore, che dapprima è diffidente, poi offre loro ospitalità. 8. Il fiume di fuoco. Ma il pescatore li tradisce: di notte, avverte i boxer, che, guidati ancora da Ping-Ciao, cercano di catturare i fuggitivi appiccando il fuoco alla vegetazione alle rive del fiume. Roberto Muscardo si avvede in tempo del pericolo, e riprendono la fuga riuscendo finalmente a raggiungere la giunca con la quale sperano di continuare la fuga con più tranquillità. 9. Sul Canale Imperiale. Con la giunca di Men-li, vecchio cinese convertito, cominciano a navigare verso Tientsin, dove sperano di trovare le truppe occidentali venute a combattere i boxer che stringono d'assedio a Pechino, senza che l'imperatrice riesca a contrastarli, le legazioni straniere. Lungo il Canale Imperiale incontrano barche messe a guardia da Ping-Ciao; Men-li finge di essere anch'egli al servizio del mandarino e inganna le guardie, ma poco dopo sentono approssimarsi altre barche dei boxer e non hanno altra scelta che affondare la giunca e rifugiarsi in una palude vicina. 10. La laguna della morte. Attraversano una putrida palude, detta "della morte" per le cattive esalazioni delle acque, e trovano riparo in un tempio buddistaabbandonato. Poco dopo sentono in lontananza i latrati del cane di Men-li, che il vecchio aveva abbandonato sulla giunca per non avere intralci nella fuga, e temono che li abbia seguiti aiutando i boxer a trovarli. 11. Il cane del pescatore. E infatti è proprio così: i boxer, sempre comandati da Ping-Ciao e da Sum, che odia gli europei perché uno di essi ha ucciso suo fratello, si sono fatti guidare dal cane, che poi hanno ucciso, e si apprestano ad assaltare il tempio. 12. La vittoria dei banditi. I boxer irrompono nel tempio e, nonostante la strenua difesa degli assediati, hanno la meglio: tutti rimangono uccisi, tranne Sheng, Enrico, Roberto e padre Giorgio, che Ping-Ciao fa catturare vivi per poterli torturare. 13. Il campo di Palikao. I prigionieri vengono condotti a Palikao, nel settentrione, ove si trova un grande campo di boxer. Sono chiusi in gabbie, tranne Roberto, che viene imprigionato in un pesante asse di legno detto kangue che gli stringe testa e polsi. Durante il cammino possono vedere Pechino in fiamme, in preda alla rivolta dei boxer. A Palikao, vengono condotti nel cosiddetto "campo della giustizia", in cui i cristiani vengono sottoposti ad orribili torture. 14. Il supplizio di pettini. Padre Giorgio è condannato al "supplizio di pettini" (che consiste nel far ondeggiare con una fune il condannato tra due file di denti aguzzi), ma prima che il supplizio cominci Ping-Ciao lo ferma. Egli vuole sapere dove si trova il figlio Wang, che non vede da quando si è convertito: gli dicono che è a Pechino (in realtà da due anni padre Giorgio non ha sue notizie), e Ping-Ciao decide che condurrà padre Giorgio a Pechino per cercare Wang. Gli altri resteranno al campo, dove, però, operano segretamente delle società, (la Croce gialla e la Croce di Pei-ho), che si occupano di mettere in fuga i cristiani prigionieri o di attenuare le loro sofferenze. 15. La fuga. Padre Giorgio parte con Ping-Ciao per Pechino. Gli altri riescono a liberarsi grazie al capo della Croce gialla che dà loro coltelli e intontisce le guardie con l'oppio. Poi vengono liberati anche dodici cinesi cristiani condannati a morire di fame. Ottenuti cavalli e abiti, si dirigono verso Pechino: fingono di essere boxer che hanno catturato dei cristiani, e riescono ad entrare in città, sconvolta dalla rivolta. 16. Gli orrori di Pechino. A Pechino prendono possesso di una ricca casa abbandonata, poi il giorno successivo si mettono in contatto con il gruppo locale dellaCroce gialla, il cui capo propone di far rientrare Wang dalla Mongolia, dove sa che è rifugiato, e di intraprendere qualche iniziativa nei quattro o cinque giorni che saranno necessari per il suo arrivo. Roberto ed Enrico hanno modo di vedere come Pechino, e in particolare le legazioni straniere, sono messe in pericolo dalla rivolta. 17. La caccia al mandarino. Approfittando del fatto che Ping-Ciao e Sum, in quanto contemporaneamente rappresentanti imperiali e alleati dei boxer, girano per la città, si decide di tendere loro un agguato nella casa di Ping-Ciao nella zona chiamata "mongola" di Pechino, destinata a stranieri e cinesi normali (mentre padre Giorgio è prigioniero nell'inespugnabile zona imperiale, detta città "tartara"): Sum viene catturato, ma Ping-Ciao riesce a fuggire. 18. La confessione di Sum. Sum, minacciato di morte, rivela che padre Giorgio è prigioniero in un sotterraneo della casa di Ping-Ciao, e che il giorno dopo le porte della città tartara saranno aperte, perché l'imperatrice è stata destituita dall'usurpatore Tuan, che riceverà i capi dei rivoltosi boxer per accordarsi con loro. Il capo della Croce gialla costringe Sum a firmare un lasciapassare, col quale Roberto, Enrico e quelli della setta entreranno nella città tartara per cercare di liberare padre Giorgio. 19. La prigione nera. Roberto, Enrico (sotto vesti cinesi) e gli affiliati della Croce gialla entrano nella città tartara e trovano la casa di Ping-Ciao, vi sono solo servi perché il padrone è impegnato nelle riunioni con i capi boxer. Fanno irruzione e costringono i servi a rivelare dove è nascosto padre Giorgio: egli si trova in un "carcere nero", un pozzo mezzo pieno di immondizie dove i condannati vengono calati e quasi lasciati morire di fame. Riescono a tirare fuori padre Giorgio ma è troppo tardi: appena estratto, il missionario, provato dalla fame e dalla prigionia, muore. In quel momento si ode giungere la guardia imperiale. 20. Rinchiusi nel sotterraneo. Ping-Ciao, avvertito della cattura di Sum, è accorso alla sua casa per accertarsi delle sorti del missionario: lo trova morto tra le braccia del fratello. Roberto, Enrico e gli affiliati della Croce gialla rimangono intrappolati nel sotterraneo dove si trovava il pozzo prigione di padre Giorgio: Ping-Ciao, che ormai dispera di riuscire a sapere dove si trova il figlio Wang, decide di eliminarli facendoli annegare. 21. La vendetta del gigante. Gli imprigionati tentano una disperata sortita, ma sono catturati. Il capo della Croce gialla, un uomo di statura gigantesca, riesce a nascondersi, esce all'improvviso, ferisce mortalmente Ping-Ciao e fugge. Gli altri stanno per essere fucilati, ma in quel momento giunge Wang: Ping-Ciao gli chiede perdono per avere ucciso padre Giorgio, ordina che Roberto, Enrico e gli altri non vengano fucilati, poi muore. Epilogo. Wang riesce a portare in salvo Roberto ed Enrico, evitando che finiscano vittime della rivolta che ancora impazza, così i due, con Sheng che li ha sempre seguiti fedelmente, possono imbarcarsi su una delle navi italiane giunte con le truppe occidentali per cercare di soffocare la rivolta dei boxer. (Fonte Wikipedia)




Alla Conquista della Luna


Book Description

Alla conquista della luna è un breve racconto di Emilio Salgari che narra di un tentativo di raggiungere il lontano satellite terrestre.




La Città dell'Oro


Book Description

Una esotica avventura




Il Corsaro Nero


Book Description

Metà del Seicento: Inghilterra e Francia combattono contro la potenza degli spagnoli e iniziano ad inviare navi corsare in scorribanda per l'Oceano per combattere quelle nemiche e danneggiare così il commercio delle loro colonie e nel1625 due navi, con a bordo i primi corsari, gettano l'ancora davanti all'isola di San Cristoforo e vi si stabiliscono. Ma una nave spagnola distrugge dopo cinque anni la loro base e i pochi che riescono a sopravvivere trovano un rifugio all'isola della Tortuga facendone la base di partenza per tutte le loro spedizioni. Gli abitanti di Santo Domingo però, vedendo che il loro commercio è in pericolo, dopo un attacco riescono a sconfiggerli e ad allontanarli. Un giorno però, i bucanieri e i filibustieri riescono a far ritorno all'isola. Arriva intanto alla Tortuga un nobile italiano circondato dal mistero, un certo Emilio signore di Ventimiglia, Valpenta e Roccabruna. Durante un assedio in Europa, durante la guerra fra Francia e Spagna, gli spagnoli tagliata la ritirata comprano un duca fiammingo, Van Guld, ordinandogli di tradire i superstiti italo-francesi rifugiatisi in una rocca. Riesce nel suo malvagio piano, ma uccide il fratello maggiore di Emilio, che, dopo essersi miracolosamente salvato dalla carneficina degli Spagnoli, per vendicarsi lo insegue nei Caraibi dove lui e i suoi due fratelli diventano il Corsaro Nero, Rosso e Verde(nero). Il romanzo ha inizio quando due filibustieri, Carmaux e Van Stiller, vengono ripescati dalla "Folgore", nave filibustiera appartenente a Emilio di Roccabruna, conte di Valpenta e di Ventimiglia, conosciuto come il Corsaro Nero. Una volta a bordo, i due raccontano al terribile comandante che suo fratello, Enrico di Ventimiglia conosciuto come il Corsaro Rosso era stato impiccato nella piazza di Maracaibo per ordine di Van Guld, governatore della città. Emilio decide così di recarsi a Maracaibo per sottrarre il cadavere del fratello e, reclutati Carmaux e Van Stiller, affida il comando della nave a Morgan, suo luogotenente. Dopo aver catturato una guardia spagnola e guadagnato l'aiuto di Moko, un africano eremita, i filibustieri giungono aMaracaibo. Dopo numerose avventure il Corsaro riesce a rapire la salma del fratello e a rimbarcarsi sulla Folgoredove, dopo aver celebrato il funerale del fratello, giura solennemente che sterminerà Van Guld e tutta la sua famiglia. Sulla strada del ritorno per la Tortuga, i filibustieri assaltano una nave spagnola che trasporta una bionda fanciulla che si fa chiamare Honorata Willerman, duchessa di Weltrendrem, di cui Emilio si innamora, ricambiato. Dopo essersi imbattuti in un terribile uragano la nave giunge finalmente alla Tortuga. Qui il racconto s'interrompe e l'autore introduce una parentesi storica, citando le imprese di grandi filibustieri realmente esistiti e spiegando cosa siano la filibusteria e la bucaneria. Ha poi inizio il racconto della spedizione per assalire Maracaibo. La caccia di Emilio lo porta, insieme a Carmaux, Wan Stiller, Moko e il soldato che avevano catturato poco tempo prima, promosso a guida del drappello, nella foresta vergine. Lì il gruppo incontrerà coguari e puzzole, vampiri, sabbie mobili e antropofagi. Giunti quasi alla meta, il soldato e Moko si fermano, mentre i tre filibustieri proseguono la caccia. Seguirà uno scontro contro le forze di Van Guld e l'assalto a Gibraltar. Finite queste avventure pericolose, il Corsaro scoprirà che Honorata è in realtà la figlia di Van Guld e, combattuto tra onore e amore, farà imbarcare la giovane su una scialuppa e l'abbandonerà in mare con enorme dolore. Il romanzo si conclude con Carmaux che dice al suo amico Wan Stiller: «Guarda lassù! Il Corsaro Nero piange».




Straordinarie avventure di Testa di Pietra


Book Description

Il Mastro artigliere bretone è la figura di primo piano di questo terzo ed ultimo romanzo del ciclo nel cui sfondo vi è sempre la guerra di indipendenza americana. Gli insorti americani hanno liberato dagli inglesi Boston, le province del sud e New York, ora le truppe di Washington sono impegnate nel Canada. È di vitale importanza che alcune urgentissime istruzioni arrivino alle truppe americane presenti vicino al Lago Champlain, ma l'impresa è tanto più difficile e pericolosa in quanto si compie in inverno inoltrato e la zona da attraversare è abitata da indiani che appoggiano gli inglesi. E chi poteva essere più adatto di Testa di Pietra, popolarissimo per la sua forza, la sua astuzia e la sua mira infallibile? Perciò il buon mastro e Piccolo Flocco partono per la difficile missione. Nonostante il tradimento della guida Davis e tante insidie, Testa di Pietra è sempre all'altezza della situazione; grazie alla sua forza riesce a sconfiggere in un duello a colpi d'ascia il capo di una tribù indiana e diventa così nientemeno che grande "sakem"! È in questa veste che incontra il suo amato baronetto William Mac-Lellan, inviato da Washington a controllare la situazione. Quest'ultimo viene anche informato della presenza molto vicina del fratellastro, il pericoloso rivale marchese d'Halifax. Infine nel castello del barone di Clairmont avviene lo scontro decisivo tra i due nobili scozzesi. La vittoria non può però che spettare al leale e generoso Mac-Lellan ed è con la morte del Marchese d'Halifax che si chiude definitivamente questo ciclo sullo fondo di un'altra vittoria: quella dell'indipendenza americana.




La Crociera della Tonante


Book Description

Diretto seguito del romanzo I corsari delle Bermude, la vicenda sembra così aver subito solo una breve pausa. Infatti, mentre la lotta infuriava tra la "Tuonante" e la fregata del Marchese d'Halifax, la bella nave del capitano William Mac-Lellan aveva ricevuto un grave danno: le era stato spezzato l'albero di trinchetto e quindi la sua corsa era stata interrotta e l'odiato marchese aveva potuto prendere il largo. La nave deve perciò tornare a Boston per le riparazioni, ma è di nuovo ben presto pronta a riprendere il mare e a dare battaglia. È pronta per la sua "crociera" ed è tanto più temuta per la presenza, a bordo, di un artigliere abilissimo, Mastro Testa di Pietra, sempre in compagnia del simpatico Piccolo Flocco. Postosi nuovamente sulle tracce del Marchese, riprende con lui la battaglia, furiosa e terribile. Sia la corvetta "Tuonante" che la fregata nemica si incagliano in banchi di sabbia e gli equipaggi si affidano a zattere di fortuna. Navi inglesi raccolgono il Marchese d'Halifax e Mary, che raggiungono così New-York, dove il fratellastro di Mac-Lellan è deciso ad organizzare il suo matrimonio con la fanciulla. L'astuto Testa di Pietra vigila e così il duello decisivo tra Mac-Lellan e il Marchese si svolge nientemeno che nella cappella sotterranea di una chiesa, interrompendo la cerimonia. Il libro si chiude con un affrettata conclusione in cui si accenna alle nozze tra il baronetto e la bella Mary, nello stesso giorno in cui il generale Washington vinse le armate inglesi comandate dal capitano Cadwallari sulla Delavara.




Capitan tempesta


Book Description

Le avventure di una intrepida veneziana contro i turchi.




Al Polo Nord


Book Description

Due cacciatori di lontre della Compagnia Russo-Americana, Sandoe e Mac-Doll, vengono imbarcati su un sottomarino contro la loto volontà. Si ritrovano così a far parte dell'equipaggio del Taimyr, un geniale e futuristico battello subacqueo dalle possibilità infinite, comandato dal misterioso ingegnere Nikirka, coadiuvato da un equipaggio di provata fedeltà. La missione del Taimyr è raggiungere il Polo Nord navigando esclusivamente sotto le acque. Pur con con alcuni imprevisti e difficoltà, la meta viene raggiunta. Il ritorno, invece, riserva delle conseguenze impreviste. Dopo la perdita del Taimyr e dell'intero equipaggio, il solo Mac-Doll, che dovrà lasciar morire l'amico Sandoe, sarà miracolosamente salvato da una nave di passaggio.